Amarone della Valpolicella
La storia

Stelvietti

L'Amarone della Valpolicella è un vino rosso veneto amato in tutto il mondo e simbolo dell’eccellenza enologica italiana. La sua storia si divide fra realtà e leggenda. Scopriamola insieme.

vino


La storia dell’Amarone della Valpolicella


Le origini di questo vino sono tanto antiche quanto misteriose.
Si narra che nel IV secolo d.C. Cassiodoro, re dei Visigoti, scrisse ai proprietari terrieri della Valpolicella per chiedere delle bottiglie di vino prodotto localmente per la sua mensa regale. Si trattava di quello che potremmo definire l’antenato dell'Amarone, già allora considerato un vino di grande pregio e un bene di grande valore, tanto che era considerato al pari del denaro e le leggi dell'epoca – l’editto di Rotari – prevedevano pene severe per chi arrecava danni alle viti destinate alla sua produzione.

La leggenda popolare, invece, lega l’origine dell’Amarone ad un altro vino del territorio, il Recioto, anch’esso rosso, ma passito dolce. Si racconta, infatti, che l'Amarone sia nato per un errore di vinificazione all’inizio del secolo scorso, quando una botte di Recioto venne dimenticata e lasciata fermentare più del dovuto, in modo che tutti gli zuccheri si trasformassero in alcool, generando un vino secco. Il risultato fu una rivelazione: un vino robusto e corposo, non dolce come ci si sarebbe aspettati da una sua normale vinificazione. Per questo fu inizialmente battezzato come “Recioto scappato”, poi rinominato con il nome che conosciamo tutt’oggi “Amarone”.

Quello che è certo è che le prime bottiglie commercializzate con questo nome risalgono al 1953, ma solo nel 1968 c’è stato il riconoscimento DOC, seguito dalla DOCG nel 2010.


La produzione
I vitigni autoctoni Corvina, Corvinone e Rondinella contribuiscono, in misure differenti, alla produzione dell’Amarone della Valpolicella – secondo il disciplinare: Corvina dal 45% al 95%, Corvinone in sostituzione alla Corvina per una percentuale massima del 50%, Rondinella dal 5% al 30%, altri vitigni a bacca nera non aromatici coltivati nel veronese in percentuali variabili.

La zona di produzione abbraccia la provincia di Verona, seguendo il profilo del Lago di Garda fino ai confini con la provincia di Vicenza. Il terroir variegato, che spazia da terreni di origine vulcanica a terreni calcarei-dolomitici, contribuisce a conferire al vino un carattere unico.

In base alla zona di produzione, l’Amarone può vantare appellativi distintivi come "Classico", indicante la zona di produzione più antica, o "della Valpantena", per i vigneti situati sui colli più orientali.

La vendemmia avviene rigorosamente a mano in ottobre, seguita da un processo di appassimento dei grappoli su graticci di legno per 120 giorni. Segue poi un lungo periodo di affinamento in botti, che può durare fino a quattro anni per la tipologia Riserva.

graticci amarone


Le caratteristiche
L'Amarone della Valpolicella è un vino di grande eleganza e sontuosità, dal colore rosso granato scuro e dai profumi che evocano frutta matura, note balsamiche e speziate. In bocca è avvolgente, con tannini morbidi e armoniosi, che lo rendono ideale per abbinamenti con piatti di carne, arrosti e selvaggina; ottimo pure con il tartufo e i grandi formaggi stagionati.
I suoi aromi gradevoli e la sua complessità lo rendono anche un vino perfetto per essere degustato da solo, a fine pasto o come vino da meditazione.

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