Sagrantino di Montefalco
Un grande vino umbro

Stelvietti

Vini e formaggi

Il Sagrantino è un vitigno umbro da cui si ricava uno dei migliori vini del panorama enologico italiano: il Sagrantino di Montefalco DOCG.
Le sue origini sono antichissime e il pregio del vino da esso ricavato è davvero notevole.

Vista l’importanza della premessa, è giunto il momento di conoscere questo grande tesoro umbro.

La storia del Sagrantino

Le origini del vitigno Sagrantino sono molto lontane nel tempo. Purtroppo non ci sono fonti certe, ma quello che sappiamo di sicuro è che la vinificazione in terra umbra viene praticata da tempo immemore: Plinio il Vecchio cita nei suoi scritti un vitigno dei territori odierni del Sagrantino denominato hirtiola, mentre altri storici sostengono la sua provenienza mediorientale – i frati francescani lo avrebbero portato di ritorno dai loro pellegrinaggi in Siria o lo potrebbero aver fatto i pellegrini provenienti da tutto il mondo in visita ad Assisi.

uve sagrantino

È proprio dai francescani che possiamo trarre le prime notizie documentate: intorno al 1500 essi producevano un vino dolce destinato alle feste e alle funzioni religiose chiamato Sagrantino. Certo, si tratta di un prodotto sicuramente diverso da quello che conosciamo oggi, che “nasce” in epoca decisamente più moderna, ovvero negli anni ’70 del secolo scorso. Si passa, quindi, da un vino dolce ad uno secco, di tanto pregio e valore da meritare, a pochi anni dalla sua “creazione”, prima il riconoscimento DOC e poi la DOCG.

Il disciplinare di produzione

Essendo una DOCG, per produrre il Sagrantino di Montefalco è obbligatorio seguire un disciplinare, che ne garantisce l’autenticità e la qualità.
Il requisito essenziale da rispettare, oltre a tutte le regole per la vinificazione, è essenzialmente uno: questo vino si ricava unicamente da uve Sagrantino al 100%, la cui provenienza è limitata ad un territorio umbro ben definito, in provincia di Perugia, fra i comuni di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria e Castel Ritaldi.

Le caratteristiche del vino Sagrantino

Il Sagrantino di Montefalco può senz’altro essere definito come potente e complesso, dotato di una grande struttura e carattere, nonché longevo.

La sua gradazione alcolica minima è di 13°.

Il suo colore è un rosso rubino scuro, quasi violaceo, che con l’invecchiamento tende al granato.

L’aroma è intenso e fruttato: si percepiscono sentori di more e amarene, a cui si aggiungono sentori terrosi che si fondono con essenze di china e speziate, in particolare di anice stellato.

All’assaggio è avvolgente, vellutato, ampio e caldo, dal gusto intenso, corposo, alcoolico e tannico; la sua acidità è equilibrata e il suo finale è molto persistente.

La sua struttura permette un lungo invecchiamento, durante il quale le sue caratteristiche si armonizzano ancora di più. Ma già il disciplinare prevede una lunga maturazione prima della commercializzazione – minimo 33 mesi, di cui almeno 12 in barriques di rovere, seguiti da un affinamento in bottiglia per almeno 4 mesi.

La sua temperatura di servizio ideale è di 18o C ed è consigliabile farlo ossigenare lentamente prima di gustarlo, in modo che possa poi esplodere in tutta la sua maestosità.

vino rosso bicchiere

Gli abbinamenti
Come da tradizione infallibile, il Sagrantino di Montefalco si abbina alla perfezione con i prodotti e i piatti tipici del territorio umbro. E allora citiamo le carni dai gusti più intensi, ovvero le carni rosse nelle preparazioni alla griglia, stufate e brasate, e la selvaggina; sorprendente anche l’abbinamento con i formaggi dalle lunghe stagionature, con i loro sapori decisi e complessi.

Sagrantino di Montefalco
Un grande vino umbro

La storia del Sagrantino

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